Ciascuno di noi non è solo il risultato di un mix genetico e psicologico, ma anche di una serie di comportamenti educativi che in maniera consapevole o meno hanno determinato il nostro modo di essere. L’educazione ricevuta segna profondamente ciascuno di noi e influisce sulla propria visione del mondo, sul modo di improntare le relazioni, sulle scelte educative e più in generale sul proprio modo di rapportarsi alla vita.

Chi si occupa di educare ad un certo punto si trova nella necessità di capire più a fondo alcuni aspetti di sé per potersi occupare dell’Atro: porsi domande ed esplorare il ricevuto non solo per affrontare le situazioni ma anche per trovare un’autenticità nel proprio stile educativo. Non si può prescindere dall’esplorare questo aspetto poiché l’educazione ricevuta non è neutra rispetto all’educazione che viene riproposta: “sono stato educato così” o “i miei genitori facevano in questo modo” sono solo alcune delle frasi che condensano il proprio imprinting educativo e rappresentano veri e propri modelli di comportamento che orientano quotidianamente le regole, le scelte e in definitiva i sì e i no dell’educazione.

Per crescere come persone, educatori e genitori, è necessario indagare la propria storia educativa personale, porsi domande, sintonizzarsi e rivederla criticamente. Non sempre essa è indice di un problema ma dove necessario è importante sapere che possiamo trasformarla secondo ciò che oggi, da adulti quale siamo, si ritiene essere più rispondente a noi stessi, ai nostri valori e ai bisogni della nostra famiglia e dei nostri bambini e bambine.

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